Vertenza Pfizer: giunge l’ok dei lavoratori all’accordo “salva giovani” tra sindacati e azienda

Quasi un lieto fine, anche se non per tutti, quello avvenuto con la firma dell’accordo salva giovani ma soprattutto l’ok dei lavoratori in seguito alla vertenza Pfizer, che paventata il possibile licenziamento di centinaia di unità lavorative.

A riportare nel dettaglio le ultime novità è il comunicato congiunto dei sindacati: «Semaforo verde all'accordo "salva giovani" tra sindacati e azienda dall'assemblea dei lavoratori che, come previsto, si è tenuta questo pomeriggio nel piazzale antistante lo stabilimento Pfizer di Catania con la partecipazione di numerosi dipendenti. Una schiacciante maggioranza di sì e solo due no, ha quindi sancito la conclusione ufficiale della lunga procedura iniziata lo scorso 7 febbraio, mentre adesso inizierà la nuova fase riguardante l'apertura della manifestazione di interesse per le unità lavorative che vorranno aderire al "paracadute" dell'incentivo economico all'esodo».

Il rischio licenziamenti, secondo i calcoli dei sindacati, potrebbe ridursi a “soli” 30 lavoratori, i quali potrebbero essere salvati in extremis: «L'obiettivo sarà quello di sfoltire quanto più è possibile l'organico, attraverso la platea dei lavoratori vicini alla pensione (nell'arco di 5 anni) e di coloro che sono stati assunti a suo tempo con il contratto a tutele crescenti. Arrivare dunque ad una quota di circa 80 aderenti che, sommati al personale già andato via (altrove o ad Ascoli Piceno), andrebbero a ridurre la lista degli esuberi a circa 30 unità che potrebbe trovare ricollocazione all'interno del sito catanese, secondo l'impegno assunto da Pfizer. Saranno quindi salvate le risorse più giovani pur abbassando i livelli occupazionali».

Infine i sindacati ringraziano l’impegno comune ed etica sociale dei lavoratori: «Vogliamo ringraziare tutto il personale dello stabilimento e, in particolare, la nostra Rsu che ha combattuto egregiamente per ottenere quest'intesa non bellissima, ma sicuramente meno dolorosa. Un grazie va anche a coloro che, accettando questa nostra proposta, nei prossimi giorni accetteranno di andare via conquistando la forte incentivazione e dimostrando un grande senso di responsabilità verso i colleghi più giovani di età. Non abbiamo di certo finito qui, poiché continueremo a tenere la guardia molto alta e, principalmente, anche attraverso le nostre segreterie nazionali chiederemo al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti di battere un colpo se ancora c'è al suo posto, convocando la multinazionale del farmaco. Ora più che mai serve conoscere il piano industriale per avere contezza del futuro di Pfizer a Catania».

Giornalista fanatico delle due ruote e della fotografia, pieno d'ideali e senza prezzo nel cartellino.