I "Crispeddi" Catanesi con Ricotta e Acciughe, ad Ogni Forma il suo Sapore
Crispeddi: a Catania lo Street Food con "l'Anciova" o "a Ricotta"
Se ti trovi a Catania e ti va una crespella, sii chiaro e specifica quale tipo vuoi mangiare! Perché il catanese lo sa che le crispelle possono essere sia dolci (crispeddi 'i risu); oppure salate, con la ricotta e l'acciuga.
Il catanese sa riconoscere le crespelle ca ricotta e l'anciova: le prime hanno una forma tondeggiante mentre le seconde allungata. E ama gustare queste pallottole croccanti, ma dal cuore morbide che vengono cotte e vendute per le strade etnee, calde calde. L'odore intenso e inconfondibile della frittura fa da chiamo a tutti i golosi che si fermano con la loro macchina per comprarne almeno tre e portarle a casa nel sacchetto. E mentre il parabrezza dell'auto si appanna per il vapore, il catanese non resiste e addenta una crespella ancora calda.
I Crispeddi Catanesi piacciono a tutti e, con o senza l'acciuga, spuntano nel periodo autunnale davanti a bar, a panifici o a laboratori, preparate dalle abili mani del crispellaro che le impasta sul suo bancone, le frigge nel suo pentolone e le esce con la schiumarola per servirle al suo noto pubblico.
Le crespelle con ricotta e acciughe vanno proprio a ruba perché come si dice a Catania "una cala l'altra" e sono ricercate da tutti soprattutto durante le festività natalizie.
Forse si dà ormai per scontato, ma vi siete mai chiesti qual è l'origine delle crespelle con ricotta e acciughe e perché piacciono così tanto?Se non lo sapete, allora continuate a leggere e lo scoprirete!
Il nome delle Crespelle deriva dalla loro "increspatura", cioè dalla rugosità del loro strato esterno, resa tale dal procedimento di cottura nell'olio caldo. Queste pallottole fritte, la cui origine è spesso confusa con quella delle zeppole di riso di San Giuseppe, venivano preparate anticamente dai monaci e da loro stessi distribuiti durante le festività e gli eventi più importanti. Nel tempo, questa tradizione è stata tramandata dai mastri crispeddari, cioè da colori che fecero della loro arte un vero e proprio mestiere e iniziarono a vendere per strada le crespelle con ricotta e acciughe.
La semplicità degli ingredienti e la facilità nella lavorazione (nonché il successo riscontrato!) hanno permesso ai crispellari non solo di mantenere viva una tradizione culinaria catanese, che oggi vanta fama e popolarità anche fuori Catania. Lo stesso Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le crespelle catanesi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT): un ulteriore traguardo di tutto rispetto per Catania e per tutti i catanesi!
Ma continua a leggere e scopri qual è la...
Ricetta delle Crispelle di Ricotta e Acciughe Catanesi
Come preparare quindi delle ottime "crispeddi catanesi"?
Gli ingredienti per le crespelle di ricotta e acciughe sono: 300 g di farina di grano duro (semola rimacinata), 315 g di acqua, mezzo cucchiaino di sale, 10 gr di lievito di birra fresco (mezzo cucchiaino se si usa il lievito secco), 50 g di acciughe sott’olio, 250 g di ricotta di pecora, olio di semi di arachidi per friggere; 3 cucchiai di miele, 2 cucchiai di succo d'arancia e zucchero a velo.
Preparazione dei crispeddi catanesi:
Preparare in casa le crespelle di ricotta e acciughe è semplice e piacevole; basterà:
- sciogliere il lievito in una parte d’acqua tiepida;
- versare la farina in una ciotola molto capiente, aggiungere il sale e mescolare bene il composto;
- con l'aiuto di una forchetta, versare l'acqua con il lievito sciolto e, poca per volta, incorporare la restante parte, continuando ad impastare per circa 20 minuti fino a quando si sarà ottenuto un impasto molto morbido e soffice, quasi liquido;
- far lievitare il composto, coprendolo con un panno caldo per almeno 3 ore.
- Lavorare nuovamente il composto lievitato un paio di minuti facendolo sgonfiare;
- Nel frattempo, porre sul fuoco un pentolino pieno d'olio, nel quale verranno fritte le crespelle;
- prendere una piccola porzione di pasta (circa 30/40 gr), stenderla sul palmo della mano inumidita e condirla con un poco di ricotta o un filetto di acciuga salata;
- chiudere bene a forma di palla nel caso di quelle alla ricotta oppure allungata nel caso di quelle con le acciughe, senza lasciare alcuna fessura;
- immergere le pallottole nell'olio ben caldo e non appena si gonfieranno e incresperanno con la frittura, scolarle sulla carta assorbente;
Mangiatele calde calde e vi leccherete anche le dita!