Il Baccalà, il Piatto Immancabile delle Feste Catanesi (RICETTA)

Il baccalà è uno dei piatti immancabili delle feste catanesi, sia che si tratti della viglia di Natale che del cenone di capodanno, e non solo. 

Che sia fritto o al forno, fatto alla ghiotta o in umido, il baccalà è sicuramente uno dei pesci che regna nelle tavole catanesi, dato che viene consumato anche più volte l’anno. 

Ma proviamo a scoprirne di più e vediamo subito qual è la... 

Differenza tra Baccalà e Stocco 

Sono molti coloro che a Catania confondono il baccalà con “u piscistoccu” (pesce stocco). Ma è facile cadere in inganno dato che entrambi appartengono alla stessa famiglia dei merluzzi del Nord Europa. 

La differenza sostanziale è data soprattutto dal tipo di salatura dato che il merluzzo per diventare baccalà viene tenuto sotto sale per 3 settimane, mentre il pesce stocco viene essiccato al sole e all’aperto per tre mesi. 

Ma scopriamo adesso quali sono le...

Curiosità Sul Baccalà 


Nell'ipercalorico menù della cena o del pranzo natalizio, o del cenone di Capodanno, il baccalà è una delle portate principali. La versione sicuramente più gettonata è quella del baccalà fritto a cui segue quella del baccalà in umido o in pastella. Perché nemmeno a dirlo, durante le festività non esiste la conta delle calorie. 

Ma dove acquistarlo? 

È possibile reperire il baccalà non solo dal proprio pescivendolo di fiducia o nella storica pescheria di Catania, ma anche in una delle tante botteghe di alimentari, postazioni, o anche nelle tradizionali bancarelle della Fera o’Luni. Qui infatti, è facile vedere questo prodotto ittico, appeso, aperto come una sorta di triangolo capovolto, e ricoperto di sale. 

Non tutti, probabilmente, sanno che il baccalà è benefico per la nostra salute, grazie alle proprietà nutritive di cui si compone: rispetto ad altri prodotti ittici infatti, è povero di grassi ma ricco di proteine, con un basso contenuto di zucchero e sodio, ed un alto livello di potassio, fosforo, Omega3 e magnesio. Inoltre, contiene molta vitamina B, nello specifico B1 B3 e B6, che aiutano sia l’intestino che il fegato a “lavorare” nel modo giusto. 

Mangiare baccalà quindi, fa bene visto che aiuta anche il corretto metabolismo di proteine e grassi, diventando l’ideale per chi ha problemi di digestione o gastrointestinali. Anche se ovviamente, molto dipende da come lo si cucina, e a Catania raramente si sceglie la forma più salutare. 

Vediamo uno dei più classici esempi, tipico del periodo natalizio: il baccalà fritto alla catanese

Come Preparare il Baccalà 

Dopo la scacciata, uno dei piatti immancabile nelle tavole della maggior parte dei catanesi durante la sera della vigilia di Natale o di Capodanno è il baccalà fritto

Come preparare questo classico piatto della tradizione marinara catanese? 

Prima di tutto, è opportuno mettere il baccalà a mollo in un recipiente per tre giorni, in modo da eliminare tutto il sale in eccesso, ricordando di cambiare l’acqua almeno due volte a giorno. Fatto ciò, il nostro pesce è pronto per essere preparato. 

Vediamo gli ingredienti: 1 kg. di baccalà sottosalle, farina di semola q.b., olio per friggere. 

 Procedimento 

- Passati i tre giorni, asciughiamo il baccalà e tagliamolo a pezzettoni. 

- Prendiamo quindi un piatto in cui metteremo la farina, e nel contempo iniziamo a far riscaldare l’olio. 

- A questo punto, prendiamo un pezzo alla volta di baccalà e passiamolo sulla farina in ambo i lati. Fatto ciò possiamo, accettiamoci che l’olio sia ben caldo e immergiamo il primo pezzo. Procediamo così anche con gli altri. 

- Una volta che il baccalà sarà ben dorato, usciamolo dall’olio e adagiamolo su un piatto o vassoio, su cui abbiamo disposto della carta assorbente. 

- Servire caldo o tiepido. 

Un piatto semplice, ma goloso da gustare durante queste feste.

Nata e cresciuta nella “raggiante” Catania, dove mi formo a pane, cinema e giornalismo. La passione per la settima arte e per le nuove forme di comunicazione, mi portano a conseguire la laurea in Scienze della Comunicazione ed un Master in Comunicazione e Marketing 2.0. Nel 2013 entro a far parte dell’albo dei giornalisti pubblicisti. Intrinsecamente pirandelliana, autrice di un racconto dal titolo “Intervista immaginaria all’Etna” contenuto nell’antologia “Catanesi per sempre”, divoratrice di libri, musica, nonché di serie tv, e con una valigia sempre pronta.