Nuova bambinopoli al Parco degli Ulivi: importante recuperare anche gli altri siti del territorio

La realizzazione di un nuovo parco giochi promosso dalla giunta Pogliese all’interno del Parco degli Ulivi rappresenta l’ennesima dimostrazione di grande sensibilità e particolare attenzione che il Primo Cittadino di Catania ha nei confronti del IV municipio. 

Aumentare gli spazi pensati apposta per i più piccoli e potenziare le aree verdi con zone attrezzate e sicure rappresenta uno dei principali obiettivi che mi sono prefissato per il nostro territorio- afferma il presidente di “Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo” Erio Buceti- a questo proposito desidero ringraziare gli uffici del gabinetto diretti da Giuseppe Ferraro, l’assessore al Verde Fabio Cantarella l’architetto Marina Galeazzi per la piena collaborazione e la sinergia di intenti. Il Parco degli Ulivi per tantissimo tempo è stata una specie di terra di nessuno dove i vandali hanno sistematicamente distrutto l’arredo urbano. Oggi- ribadisce Buceti- è arrivato il momento di voltare pagina e, oltre al sito nel quartiere di San Nullo, diventa fondamentale recuperare le tante bambinopoli sparse per il nostro territorio: in via Don Minzoni, in via Capo Passero, in piazza Beppe Montana, in piazza San Maria Ausiliatrice, nel parco Eolie, nel parco Horatio Majorana e nel parco Gandhi. Siti segnalati dall’intero consiglio del IV municipio e dal grande valore sociale, che potrebbero essere restituite alla cittadinanza con costi molto contenuti per le casse comunali”. 

Nel parco degli Ulivi nascerà un parco giochi inclusivo per i bambini portatori di disabilità grazie ai fondi comunitari. Un risultato, questo, determinato da una forte collaborazione tra consiglio di quartiere e amministrazione centrale che, seppur aggravata dalle note problematiche, cerca di dare pronte risposte ai cittadini. “Con nuovi impianti più sicuri, più vivi e completamente a disposizione della gente- conclude il presidente del IV municipio- si potrebbe rendere operativa la mia proposta per coinvolgere parrocchie, associazioni animaliste e gli altri enti no profit del nostro quartiere che rappresentano la volontà di cambiare volto ad un territorio sempre in bilico tra riscatto e degrado”.