Ospedale di Catania riporta il bollettino di “guerra” relativi ai botti: numerosi casi dalla serata di ieri
È stato un via e vai infernale all’ospedale Cannizzaro in cui, molto prima della mezzanotte e con il divieto dell’ordinanza, tantissimi giovanissimi e adulti sono arrivati feriti dai “botti” di Capodanno. Ad aggiungersi alle ferite “normali”, i medici hanno trattato anche un bimbo morso al volto da un cane agitatosi improvvisamente.
Il Capodanno a Catania ha il suo bel bollettino di guerra relativo ai botti di fine anno. Se la maggior parte è uscita indenne dalla violazione dell’ordinanza, sono diversi i cittadini rimasti feriti donando una nottata movimentata ai soccorritori.
Al Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera per l’Emergenza Cannizzaro di Catania, a seguito di traumi o altre problematiche riconducibili ai festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno, sono stati diversi gli interventi.
È stato ricoverato in Chirurgia Plastica un 11enne di Catania che a causa dello scoppio di un petardo ha riportato una ferita lacerocontusa alla mano sinistra, con più grave coinvolgimento di un dito. Subito dopo gli stessi medici hanno avuto a che fare con un 47enne della provincia che dallo scoppio di fuochi d’artificio si è ustionato al viso riportando l’escoriazione di guancia e palpebra.
Il Pronto Soccorso Pediatrico ha trattato, all’alba di oggi, un bambino di 4 anni proveniente dalla provincia di Enna, che nella notte è stato aggredito improvvisamente dal Pitbull di amici nella cui abitazione si trovava con la famiglia. Il piccolo è stato morso alla guancia e ha riportato altre escoriazioni a livello del mento: è stato dimesso ma dovrà tornare per essere medicato dagli specialisti.
Un altro adulto della provincia di Catania, di 50anni, si è invece procurato una lesione della mano sinistra con esposizione del tendine in seguito allo scorrimento del carrello di un’arma da fuoco: non avendo riportato deficit motori significativi. In Chirurgia Plastica è ricoverato anche un altro paziente, trasferito da altro ospedale al fine di eseguire i trattamenti specialistici.
Sono stati dimessi, dopo essere stati assistiti in Pronto Soccorso, anche diversi giovani, tra i 14 e 30 anni, provenienti dalla città di Catania e dall’hinterland, per abuso di alcool; uno di loro ha riportato anche un trauma cranico non commotivo e una ferita lacerocontusa per una successiva caduta.