Dirigente istituto scolastico candidata con l’estrema destra porta alunni a un comizio del “leader”

Uno spiacevole episodio ha coinvolto la dirigente di un istituto scolastico a Catania, la quale è stata sorpresa a partecipare a un comizio politico di uno dei leader dell’estrema destra assieme ai suoi alunni. Al limite delle sfumature legali, la dirigente è attualmente candidata con la forza politica di estrema destra, motivo per cui molti hanno storto il naso vedendola partecipare assieme agli alunni e dunque facendo ipotizzare la probabile pressione che i giovani studenti abbiano potuto subire.

La dirigente scolastica (e ancor prima professoressa, dunque educatrice) non ha negato la sua presenza al comizio di estrema destra assieme ai suoi alunni ma avrebbe difeso la loro presenza alludendo alla sua esperienza e alla sua etica come unica difesa nel libero arbitrio dei suoi alunni: «Sono 40 anni che sono nel mondo della scuola e non avrei mai fatto la “bestialità” di costringere qualcuno, perché sarebbe stata una “bestialità”».

La dirigente dell’istituto “Duca degli Abruzzi” Brigida Morsellino ha dichiarato: «Una ventina di studenti curiosi che ha deciso di starmi vicina, su 500 che frequentano l'Its Accademy, ha deciso, liberamente e volontariamente, di seguire l'intervento politico a Catania. Non ho mai fatto politica a scuola, e continuerò a non farla». Effettivamente non vi sono prove che la dirigente abbia fatto politica a scuola ma nel contesto del comizio a Le Ciminiere potrebbe apparire differentemente.

La dirigente Morsellino ha continuato la sua versione: «Avevano tutti la maglietta della scuola perché sono venuti dopo la fine delle lezioni. Erano tutti maggiorenni e liberi. E non erano del Nautico, ma dell'Accademy, un corso post diploma, a cui sono iscritti studenti da tutta Italia, la stragrande maggioranza dei quali non vota in Sicilia e quindi non può votarmi».

Infine, in linea e al contempo in contraddizione con i dogmi dell’estrema destra, la dirigente scolastica sembrerebbe passare dalla difesa all’attacco: «Siamo in un Paese democratico? È consentita in Italia un'adesione spontanea, volontaria e libera a una manifestazione pubblica? Se sì, allora non capisco certe polemiche strumentali. Ma sono pronta a valutare le opportune iniziative con il mio avvocato». Sulla vicenda Unione popolare ha chiesto "una ispezione ministeriale immediata per verificare questi comportamenti".

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