Emergenza rifiuti Catania, assessore regionale Falcone: «Ars ha respinto l’emendamento: sottratti 20 milioni di euro»
Dura critica dell’assessore regionale con delega alle Infrastrutture ed alla Mobilità Marco Falcone allo stesso Governo regionale di cui fa parte. L’emergenza rifiuti a Catania continua a permanere e secondo il politico sarebbero stati sottratti 20 milioni alla Città di Catania poiché l’Ars avrebbe respinto un emendamento con cui si sarebbe bloccato l’aumento della Tari.
Bocciata col voto segreto la norma che assegnava al Comune i fondi per bloccare l’aumento della Tari. A renderlo noto è lo stesso Falcone: «Per Catania oggi non è stato un bel risveglio. Purtroppo, a tarda notte, l’Ars ha respinto l’emendamento del Governo regionale che assegnava alla nostra città ben 20 milioni di euro per scongiurare l’aumento della Tari e affrontare al meglio l’emergenza rifiuti in città. A Palermo la bocciatura canagliesca di una norma che, invece, serviva a dare respiro al Comune di Catania e a proteggere le tasche dei catanesi dai rincari delle tariffe».
La nota politica continua: «Condanniamo questo grave atto di egoismo politico e di tutte quelle forze che, nascondendosi dietro al voto segreto, antepongono il calcolo elettorale all’interesse concreto di Catania e dei catanesi. Preannunciamo fin da ora il nostro voto contrario a qualsiasi atto consiliare che scarichi sul portafogli dei catanesi il prezzo dell’irresponsabilità politica di qualcuno».