Procedono stabilizzazioni e contratti a tempo indeterminato al Policlinico di Catania (I DETTAGLI)
Entreranno di ruolo già da mercoledì primo giugno i quindici dipendenti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania, tra amministrativi e personale sanitario appartenenti all’area del comparto, appena stabilizzati in virtù di una delibera del direttore generale Gaetano Sirna.
Si tratta, nel dettaglio, di 1 assistente amministrativo e di 4 collaboratori amministrativi professionali, di cui 1 avvocato, mentre nel campo sanitario sono stati assunti a tempo indeterminato 10 collaboratori professionali, di cui 4 infermieri, 4 ostetriche, 1 tecnico di laboratorio biomedico e 1 tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare.
Tutti gli stabilizzati hanno partecipato all’avviso pubblico di ricognizione, pubblicato lo scorso mese di gennaio, finalizzato al superamento del problema del precariato. Nel frattempo, procedono celermente anche le procedure concorsuali per il reclutamento di nuovi medici nelle varie specialità, tutti pubblicati anche nel sito web aziendale. In particolare, nelle ultime settimane, sono stati assunti e sono già in servizio ben 12 nuovi dirigenti medici dei quali cinque in Chirurgia Vascolare, tre in Direzione Medica di Presidio, al Policlinico, e quattro in Cardiochirurgia.
Il direttore Sirna ha dichiarato: «Stiamo tenendo fede agli impegni presi già nell’ottobre del 2021, in occasione dell’adozione definitiva della rideterminazione della dotazione organica e del Piano triennale 2021-2023 dei Fabbisogni del Personale aziendale. Nei prossimi giorni gli uffici completeranno tutti gli altri iter già avviati e volti a reclutare altri 102 medici, sempre in conformità al tetto di spesa e all’equilibrio economico-finanziario aziendale. I nostri obiettivi sono quelli di valorizzare e dare un futuro certo alle risorse interne, superando la precarietà del lavoro, contenere la spesa sostenuta per il personale a tempo determinato e mantenere alta la qualità dell’offerta sanitaria anche in questa fase particolare di uscita dall’emergenza sanitaria».