Pregiudicati si macchiano di resistenza, minacce, lesioni a P.U., danneggiamento, tentato furto e ricettazione.
Una notte movimentata per i poliziotti in servizio la scorsa notte. Due criminali pluripregiudicati ma lasciati in libertà hanno dato il via a una successione di eventi pericolosissimi dopo essere stati sorpresi a tentare il furto di un catalizzatore con un modus operandi studiato e professionale.
Nello specifico, alle quattro di notte circa è giunta la segnalazione presso la Stazione Carabinieri di Gravina di Catania di un tentativo di furto di marmitta su un’autovettura, parcheggiata sulla pubblica via, in via Don Luigi Sturzo a Sant’Agata Li Battiati. L’utente segnalava la presenza di due soggetti, di cui uno con il volto travisato da passamontagna che fungeva da palo, e l’altro sdraiato sotto l’autovettura intento ad armeggiare su questa, per poi darsi alla fuga a bordo di altra autovettura a loro in uso.
I Carabinieri giravano la segnalazione alla Sala Operativa della Questura che provvedeva a diramare nota radio a tutti gli equipaggi sul territorio. Il personale delle Volanti è giunto sul luogo del crimine iniziando a setacciare la zona alla ricerca dell’autovettura dei malviventi, della quale era stata anche fornita la targa. Una delle Volanti in zona, nel transitare per via Leucatia, in direzione nord, riusciva ad intercettare la vettura segnalata, mentre percorreva il senso di marcia opposto.
Accortisi della Volante, I due pluripregiudicati hanno tentato la fuga. A quel punto gli Agenti, dopo aver azionato i dispositivi sonori e luminosi dell’autovettura di servizio, nel tentativo di far desistere il conducente dalla propria condotta e procedere al controllo hanno iniziato una rocambolesca e pericolosa fuga per le vie cittadine.
Giunti all’altezza della rotonda di via Passo Gravina, un’altra Volante sbarrava la strada nell’intento di bloccare l’auto in fuga ma nonostante ciò, il conducente dell’auto, dopo aver rallentato la marcia vedendo la strada sbarrata, ha dato la sensazione agli agenti di volersi fermare per poi, con una mossa repentina, frenare bruscamente ed evitare la Volante. La fuga è continuata nella corsia riservata ai mezzi pubblici, oltrepassando il cordolo di sicurezza e procedere in contromano, sempre ad alta velocità, in direzione Gravina, e sempre inseguito dall’altra Volante.
Dopo aver raggiunto la rotonda ad angolo con la via Vitaliti, l’auto dei criminali ha inchiodato bruscamente, provocando una collisione con la Volante, per poi ripartire in direzione Via Carrubella, sempre contromano ed a folle velocità, mettendo a repentaglio la pubblica incolumità. La fuga dei pregiudicati è proseguita in direzione di via Capo Passero.
Dopo una fuga quasi riuscita, gli agenti raggiungono l’auto dei criminali facendo desistere dalla fuga in auto. Il criminale alla guida ha frenato bruscamente, sterzato su un terreno ubicato alle spalle delle case popolari e arrestato la marcia per evitare di transitare in aperta campagna. A quel punto il conducente, dopo essere sceso rapidamente dall’autovettura, si dava alla fuga in direzione delle sterpaglie, mentre il passeggero è stato immediatamente bloccato all’interno dell’auto. Infine, gli agenti hanno preso anche il criminale alla guida.
I due pluripregiudicati sono stati tratti in arresto per i reati di resistenza, minacce, lesioni a Pubblico Ufficiale, danneggiamento aggravato, tentato furto aggravato in concorso e ricettazione. Durante le fasi dell’arresto, i cirminali hanno opposto un’energica resistenza, provocando delle lesioni ai poliziotti e nel particolare uno dei criminali ha proferito delle gravi minacce nei loro confronti. Nell’immediatezza è stata effettuata una perquisizione personale, estesa successivamente all’autovettura: all’interno dell’auto sono stati rinvenuti, tra le altre cose, numerosi attrezzi atti allo scasso, due passamontagna, due seghetti alternativi a batteria corredati di lame e ben cinque catalizzatori. I due criminali sono stati identificati e annoverano a loro carico numerosi pregiudizi penali e di polizia. Il conducente dell’auto, resosi autore della folle condotta di guida, non possiede nemmeno la patente di guida e dunque è stato sanzionato ai sensi del Codice della Strada.