La storia infinita del Museo Egizio a Catania: aprirà oppure no?
Era il 2019 quando l’amministrazione, guidata dall'allora sindaco Enzo Bianco, annunciava l’arrivo di una succursale catanese del museo egizio di Torino.
Notizia che fu accolta con grande stupore e gioia, visto che andava ad arricchire la proposta turistica della città (su cui in verità ci sarebbe ancor molto da lavorare). Poi è arrivata la pandemia, è tutto si è fermato, ma anche post lockdown si continua a far fronte a dei tempi lunghi dovuti ad una burocrazia lenta.
E quindi, Catania avrà finalmente il suo museo egizio? Forse che si, forse che no!
A fare il punto della situazione ci pensa il direttore dell’assessorato Paolo di Caro che ha annunciato come a metà del mese di giugno, alcuni dirigenti e tecnici torinesi arriveranno per collaudare gli impianti in modo da verificare che siano adeguati al monastero dei Padri Crociferi, location individuata e scelta per ospitare il museo.
Nel caso in cui l’esito dovesse essere positivo, si passerà al prossimo step, il più delicato e importante, ovvero quali reperti da poter inviare da Torino in prestito a Catania. Tuttavia questa procedura potrebbe potar via ulteriore tempo, ma sarà quello necessario per far ipotizzare un’apertura per fine 2022, anche se lo stesso Di Caro ha tenuto sottolineare che è bene non sbilanciarsi su una data ben precisa.
Accanto al museo egizio, è prevista anche l’apertura del secondo museo civico (che si troverà nell'ala sinistra), dove verranno collocate le opere che ad oggi non sono state esposte al Castello Ursino.