Costituito a Catania il "Comitato personale emergenza Covid-19 Sicilia": «Pronti al dialogo»
Sarebbero 2.000 i lavoratori impegnati durante la fase acuta della pandemia. Ad oggi i lavoratori sarebbero una sorta di “lusso”: indispensabili durante l’emergenza Covid ma costosi e apparentemente superflui adesso che la Sanità va regolarizzandosi. Dopo il Comitato spontaneo, a Catania è ufficialmente costituito il "Comitato personale emergenza Covid-19 Sicilia" per valorizzare il servizio d’oltre 2.000 impiegati.
L’obiettivo del Comitato catanese è rappresentare il personale assunto in Sicilia durante la fase emergenziale. Lo scopo è quello di promuovere ogni iniziativa volta alla tutela dei lavoratori siciliani ed alla valorizzazione degli stessi nell'impiego presente e futuro. A dare maggiori dettagli è la direzione del Comitato attraverso un comunicato: «In questi due anni di pandemia nella nostra Regione, tramite vari bandi di selezione sono stati assunte oltre 2.000 persone tra assistenti tecnici informatici, assistenti amministrativi e collaboratori amministrativi, ingegneri, psicologi e psichiatri, assistenti sociali ed educatori. Siamo giovani professionisti che, con grande spirito di servizio ed abnegazione, hanno fornito e stanno continuando a fornire un importante contributo al sistema sanitario nella lotta contro la diffusione del Covid-19».
Il Comitato sottolinea l’attuale situazione, rischiosa e traballante per i lavoratori: «…Rimaniamo appesi alla prospettiva di proroghe di mese in mese. E quanto emanato dallo stesso assessore Razza, peraltro, ci risulta non essere tenuto in considerazione nella giusta misura ed in modo uniforme dalle Aziende sanitarie ed ospedaliere. Ci riferiamo principalmente al previsto riconoscimento della nostra qualità nei concorsi che già in queste settimane sono stati banditi nella sanità pubblica. Perché, ad esempio, a Trapani il ruolo dei precari Covid-19 viene considerato nei concorsi con una premialità aggiuntiva considerevole e a Catania no? Abbiamo quindi voluto fortemente formalizzare questo Comitato, grazie alla spinta di numerosi colleghi e con l'ambizione di raggruppare la totalità dei precari come noi, per avviare un dialogo con le istituzioni preposte della Regione Siciliana, con le Aziende, con i sindacati e con tutti coloro che vorranno ascoltare la nostra rivendicazione, con l'augurio che già da questa Legge di stabilità regionale possa esserci un segnale in favore della nostra categoria».