Aumenti costi e nuove tariffe strisce blu, Confcommercio Catania trova: «Giusta la decisione»

A Catania gli stalli per il parcheggio blu, cioè a pagamento, hanno superato il limite massimo consentito e molte altre zone passano nel silenzio delle istituzioni da parcheggio gratuito (strisce bianche) a pagamento. Ciò è possibile attraverso una sorta di “postilla” che permette nelle zone ad alto traffico di sovraccaricare le strade cittadine di strisce blu.

Recentemente Amts (che dopo la fusione ingloba anche la partecipata SoStare) ha deciso di aumentare i prezzi con una tariffazione diversificata che, secondo l’azienda comunale, non è da intendere come un ulteriore lucro sui cittadini ma un modo alternativo per incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici e ridurre il tempo di sosta delle auto private.

Confcommercio Catania è intervenuta sulla notizia della rimodulazione die prezzi dell’Amts, definendo l’aumento dei costi per i catanesi: «Giusta la decisione dell’Amministrazione comunale, ma adesso occorre realizzare nuovi parcheggi».

A intervenire a nome di Confcommercio Catania è detto il vicepresidente vicario, Dario Pistorio: «Rivedere e diversificare la tariffazione della sosta in alcune aree della città va, in linea di principio, nella direzione giusta, nella misura in cui mira a scoraggiare, proprio nell’area direzionale e commerciale, la sosta passiva. Giusto lasciare invariato il costo della sosta breve fino ad un’ora ma proponiamo di portarla a due ore, aumentando il costo della sosta lunga, specie quella da mezza giornata».

L'aumento dei costi delle strisce blu per Confcommercio Catania è giustificato poiché, almeno in linea teorica, attraverso la leva tariffaria si risponde all’esigenza di eliminare il fenomeno dell’occupazione delle aree di sosta per intere giornate lavorative, incentivando il turnover delle auto.

Pistorio prosegue: «La necessità è quella di facilitare la sosta a coloro che usufruiscono dei servizi della città. Deve trovare nuovo interesse la questione dei parcheggi da realizzare tenuto conto che la città registra un deficit di posti auto, come certificato anche negli studi degli scorsi anni sul piano regolatore. Il terziario di mercato, commercio e ristorazione in particolare costituisce l’anima della città e deve essere sostenuto con politiche inclusive».

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