Celebrato anniversario San Giacomo, in ricordo del devastante terremoto del 1963
Stamani, nella Basilica di San Giacomo, è stato celebrato l’anniversario del patrocinio di San Giacomo sulla città, in ricordo del terribile terremoto dell’11 gennaio 1693 che devastò il Val di Noto. L’iniziativa è stata voluta dal Centro italiano di studi compostellani e della Società calatina di storia patria e cultura.
Il Covid ha costretto a una versione più semplice, senza la partecipazione degli studenti delle scuole del centro storico, ma ciò non ha impedito che la tradizione venisse comunque onorata. Sono intervenuti alla cerimonia, officiata dal parroco, don Nicolò Vitale, il vicesindaco Paolo Crispino, il presidente del Consiglio comunale Francesco Incarbone e i presidenti delle due associazioni: Massimo Porta (Centro italiano di studi compostellani) e Alfio Caruso (Società calatina di storia patria e cultura).
Il presidente Porta ha dichiarato: «La statua e il reliquiario del Santo si salvarono da quel terribile sisma e ciò, interpretato come un segno divino, contribuì a rinsaldare il già forte legame dei cittadini di Caltagirone con il patrono, cosi da far sì che l’11 gennaio venisse eletto come il giorno del suo patrocinio sulla città».
Il parroco Vitale ha aggiunto: «L’insegnamento che giunge sino ai nostri giorni è quello che, pur di fronte a un processo di secolarizzazione che ha prodotto alcuni benefici risultati, l’uomo da solo non può tutto; anzi, attraverso un percorso di conversione, deve prendere coscienza di ciò che è, senza ubriacarsi di onnipotenza».