Questore di Catania applica la nuova normativa “Daspo Willy”: emessi divieti d’accesso e stazionamento

Il nuovo “Daspo Willy” è stato emesso in seguito ai disordini avvenuti la sera del 27 novembre presso un bar di San Giovanni La Punta, in via Della Regione. In quell’occasione gli avventori avevano segnalato una violenta rissa con tavoli esterni e sedie distrutte.

Il Questore di Catania, all’esito degli accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine, valutata la pericolosità sociale dei comportamenti, al fine di garantire la sicurezza ed evitare il ripetersi di ulteriori episodi che possano mettere a rischio l’incolumità pubblica e salvaguardare il rispetto delle norme sul divieto di assembramenti pericolosi anti-Covid, ha emesso la misura di Prevenzione del Divieto di Accesso al bar dov’è avvenuta la rissa e vie limitrofe e di stazionamento nelle immediate vicinanze e negli spazi antistanti.

Il divieto è stato emesso a carico dei due responsabili dei disordini, peraltro già noti alle forze dell’ordine, con precedenti di polizia, il primo già sottoposto ad Avviso Orale del Questore. Il Divieto è stato esteso ad altri tre bar ricadenti nella medesima zona. Oltre la violenta rissa scatenata, i due hanno aggredito i militari intervenuti con calci e pugni. P.E. 45 anni è stato tratto in arresto in flagranza di reato di resistenza, minacce aggravate e oltraggio al P.U., spalleggiato da A.M. 44 anni.

Per i gravi disordini e violenza creatasi, come previsto dalla recente normativa del Decreto Legge 130/2020, volta a tutelare la sicurezza di determinati luoghi pubblici o aperti al pubblico e contrastare episodi di violenza, di disordini all’interno o davanti a locali pubblici, è stato applicato il c.d. Daspo Willy (dal nome dello sfortunato ragazzo rimasto vittima a Settembre 2020 di un pestaggio davanti ad un bar di Colleferro), cioè il divieto di accedere ai locali e stazionare nei luoghi antistanti per 2 anni. L’eventuale violazione comporta una sanzione penale, infatti è punita con la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

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