Ritardo volo Pisa-Catania: possibile richiedere “risarcimento” sino a 250 euro a passeggero (I DETTAGLI)
Nella giornata del primo novembre uno spiacevole ritardo di quasi sei ore ha colpito i passeggeri del volo Ryanair Pisa-Catania (e ritorno Catania-Pisa). Secondo Regolamento Europeo è possibile richiedere una “compensazione pecuniaria” di 250 euro a passeggero. Ecco dettagli del volo e modalità di risarcimento.
I passeggeri del volo Ryanair Pisa-Catania del primo novembre hanno diritto d’accesso alla “compensazione pecuniaria”, che riconosce 250€ cadauno. Il volo ha accumulato quasi sei ore di ritardo prima di giungere all’aeroporto di Fontanarossa. Il ritardo ha influito conseguentemente anche sul volo di ritorno Catania-Pisa.
Nello specifico, il volo in questione è il “FR8268”, con partenza schedulata dall’aeroporto Galileo Galilei di Pisa alle 16.10 ed arrivo stimato sull’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania Fontanarossa per le 17.40. L’aeromobile è giunto a destinazione alle ore 23.23, accumulando un ritardo pari a 5 ore e 43 minuti.
L’attesa è stata a dir poco snervante per i numerosi passeggeri a bordo, così come per quelli del volo di ritorno, infatti, anche il volo di ritorno “FR8269” Catania-Pisa delle 18.05 è giunto a destinazione con 5 ore e 43 minuti di ritardo.
Le numerose segnalazioni hanno fatto intervenire le diverse associazioni e compagnie di rimborso per analizzare le cause e non sarebbe saltata in evidenza alcuna circostanza eccezionale, intervenuta a causare questi pesanti ritardi aerei.
Su queste basi, è possibile attuare il Regolamento Europeo 261/2004: per i voli con ritardo all'arrivo di almeno 3 ore, laddove non sia intervenuta alcuna circostanza eccezionale, il passeggero ha diritto alla “compensazione pecuniaria”, cioè un risarcimento forfettario del disagio vissuto quantificato in base ai chilometri della tratta aerea.
Per i voli Pisa-Catania e Catania-Pisa dunque sarebbe possibile richiedere per ogni passeggero la compensazione pecuniaria di circa 250 euro. Per attivare la richiesta di “rimborso” bisognerà agire in prima persona o recarsi in una delle associazioni predisposte, avviando così la pratica di risarcimento.