Paternò: in possesso di 2 kg di marijuana e due piante di circa un metro, insospettabile si giustifica col possesso per un uso personale

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò, coadiuvati dai colleghi dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia”, hanno arrestato il sessantatreenne Giuseppe Meci, del posto, responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Diverse segnalazioni hanno condotto gli agenti alla sua abitazione, in cui sono state rinvenute quantitativi considerevoli di marijuana che l’uomo ha giustificato per uso personale.

I militari del Nucleo Operativo sono intervenuti in via Dei Platani, al seguito di parecchie segnalazioni ricevute riguardanti un possibile “punto nevralgico” di spaccio. Gli agenti hanno proceduto a verificare le informazioni, informalmente ricevute, costatando la loro veridicità. Quando gli agenti sono stati certi di andare a segno, coadiuvati dai colleghi “Cacciatori”, si sono recati alla porta dell’impiegato, finora ai loro “occhi” insospettabile.

L’uomo ha tergiversato nell’aprire la porta facendo insospettire ulteriormente gli agenti. All’ingresso dei militari, il sessantatreenne ha tentato di sviare i controlli con la consegna spontanea di un barattolo, al cui interno vi era una piccola quantità di marijuana, giustificandone così il possesso per un uso personale. Gli operanti hanno proceduto ugualmente alla perquisizione domiciliare, garage incluso.

Utilizzando le chiavi dell’uomo, gli agenti hanno scoperto, ben nascosti e disseminati per tutto l’immobile, dieci ulteriori involucri contenenti marijuana per un peso complessivo di circa due chilogrammi, assieme a una bilancia per grossi quantitativi, un’altra di precisione e l’immancabile materiale necessario per il confezionamento delle dosi per la vendita al minuto.

Nella camera da letto sono state rinvenute due piante di cannabis indica, alte circa 110 centimetri, sottoposte in quel momento alla luce di una lampada per favorirne la crescita, e 4.250 euro ritenuti provento dell’attività di spaccio. Il giudice, in sede di udienza di convalida dell’arresto, ha disposto l’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria.

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