La Sicilia e il turismo "esperienziale", come il Covid ha cambiato il nostro modo di viaggiare

Uno dei piaceri a cui gli italiani, e non solo, hanno dovuto rinunciare in questo anno di pandemia da Covid-19, è quello di viaggiare e di programmare le proprie vacanze.

Il settore turistico infatti, è uno dei comparti maggiormente colpiti da questa emergenza sanitaria: solo nel 2020 sono 53 i miliardi che sono stati persi, così come emerge dai dati forniti da Isnart-Unioncamere. E anche i dati che riguardano questo primo trimestre del 2021, non sono confortanti: parliamo già di una perdita di 7,9 miliardi di euro.

Tuttavia, in questo scenario critico c’è chi non si è perso d’animo, e si è reinventato pur continuando la propria attività, come Giusi Pulvirenti, titolare e direttore tecnico della Sciality Viaggi di Riposto (CT).

Il settore viaggi è tra i più colpiti di questa pandemia, eppure c'è chi come te non si è arreso, ma si è adeguato al momento traendone il meglio. Puoi illustrarci questo tuo percorso in modo che possa essere d'esempio anche per i tuoi colleghi?

«Il covid mi ha dato la possibilità di ridisegnare nuovi scenari di viaggiare legati al nostro territorio, con l’obiettivo di fare conoscere la Sicilia ai siciliani con il turismo esperienziale. Ho studiato marketing, ho studiato i social media, ho seguito decine di webinar su destinazioni, e sono andata alla ricerca di aziende da promuovere a chi arriva in Sicilia. Il mio motto è “Chi si forma non si ferma”

In che modo il modo di viaggiare degli italiani è cambiato in quest'ultimo anno?

«Chi ha la possibilità economica, perché ha avuto la fortuna di lavorare senza mai fermarsi, ha bisogno di una vacanza, che possibilmente farà proprio in Sicilia a contatto con la natura, in ampi spazi, o magari in barca a vela. Quello odierno è un turismo in prossimità: si cercano vacanze con spostamenti in auto per raggiungere la meta. Si evita ancora l’aereo

Quali sono, ad oggi, le mete turistiche più scelte dagli italiani (qualora ovviamente vi siano)?

«Sicuramente la Sicilia, compreso di Egadi ed Eolie, è molto gettonata

Durante le vacanze pasquali l'Italia è in zona rossa: questo significa che non ci può muovere tra regioni e comuni, ma paradossalmente è possibile andare all'estero per turismo. Qual è la tua opinione in merito?

«Queste sono delle assurdità: bloccare il nostro turismo, spingendo gli italiani ad andare all’estero spendendo dei soldi che potrebbero servire ai nostri imprenditori e alla filiera del turismo

Cosa ne pensi invece del passaporto turistico: la vedi come una soluzione ottimale?

«Io sono favorevole: sarà un lasciapassare veloce per evitare la temuta quarantena e per creare aree covid free. Il futuro è nel vaccino.»

Possiamo fare già delle previsioni in merito all'estate 2021 in ambito turistico?

«Molti italiani continueranno a scegliere l’Italia. Qualcuno cercherà anche Malta e Grecia, oppure prenoterà qualche crociera

Quale il messaggio che vuoi lanciare ai tuoi colleghi e ai tutti quei viaggiatori che non vedono l'ora di tornare a riempire le proprie valigie di nuove avventure ed emozioni?

«Di stare sereni: il mondo ci aspetta. Agli imprenditori dico di resistere ancora un po’, ai viaggiatori invece, di godere del nostro mare, delle montagne, dei villaggi e dei borghi: ci sarà tempo per andare a scoprire il resto non appena i vaccini andranno a regime in tutti i paesi. Voglio aggiungere che in tutto questo periodo sono stata a disposizione dei clienti, per semplici voli, voucher, rimborsi e consulenze. Il ruolo delle agenzie è importante perché il cliente si sente più tutelato. Io ho anche creato un gruppo con le mie clienti donne, dove ci scambiamo esperienze di viaggio

Nata e cresciuta nella “raggiante” Catania, dove mi formo a pane, cinema e giornalismo. La passione per la settima arte e per le nuove forme di comunicazione, mi portano a conseguire la laurea in Scienze della Comunicazione ed un Master in Comunicazione e Marketing 2.0. Nel 2013 entro a far parte dell’albo dei giornalisti pubblicisti. Intrinsecamente pirandelliana, autrice di un racconto dal titolo “Intervista immaginaria all’Etna” contenuto nell’antologia “Catanesi per sempre”, divoratrice di libri, musica, nonché di serie tv, e con una valigia sempre pronta.