Bicentenario rivoluzione della Grecia contro Impero ottomano, Pogliese riceve console greco
Il Sindaco di Catania Salvo Pogliese, affiancato dall'assessore alla Cultura Barbara Mirabella, ha ricevuto il console onorario della Grecia in Sicilia, Arturo Bizzarro, accompagnato dalla presidente dell'Istituto ellenico della Diplomazia Culturale Sicilia, Stella Kalisperatou. L’incontro è avvenuto al Palazzo degli Elefanti in un clima sereno e di speranza.
La visita istituzionale è stata effettuata cogliendo l’occasione del bicentenario della rivoluzione greca contro l’Impero ottomano, che cominciò il 25 marzo del 1821. Il console greco ha ringraziato il primo cittadino per l’accoglienza calorosa e per le possibili nuove prospettive di collaborazioni. Inoltre è stata colta l’occasione per soffermarsi sulla giornata del 25 marzo 1821, cioè la giornata che segnò, utilizzando le parole dell’incontro: «L’inizio dell''insurrezione per la liberazione della Grecia dall'Impero Ottomano, durata dal 1821 al 1832, alla quale parteciparono anche molti patrioti italiani, il principale dei quali è Santorre di Santarosa, a testimonianza di quanto questa data sia importante non solo per la Grecia ma per tutto il nostro continente e per la libertà dei nostri popoli».
Il Sindaco Pogliese dichiara: «Ringrazio il console Arturo Bizzarro e la presidente Kalisperatou perché con la loro presenza ci ricordano il valore dell'antica amicizia che lega le nostre comunità e l'importanza che la rivoluzione greca ha avuto anche per l'Italia e per l'Europa, stimolando campagne rivoluzionarie e di indipendenza e coinvolgendo patrioti italiani e siciliani». La presidente Kalisperatou, nota in patria per l’attività di conduttrice televisiva, ha colto l’occasione per ribadire l’importanza italica e siciliana nell’evento: «Cento quarantasette italiani sono andati a combattere con i greci. Per condividere quello che credo sia il vero senso di questa celebrazione, voglio darvi i nomi di quattro eroi siciliani: Giovanni Bruno, il dottor Vitali, il principe Starrabba e Felice Caserta».