Ospedali dismessi: c’è grande fermento per le soluzioni riguardanti la zona dell’Antico Corso

È tuttora un progetto solo teorico (concretamente solo qualche bozza grafica) ma il futuro degli ospedali dismessi nella zona Antico Corso ha fatto un passo avanti. È il Sindaco Pogliese a segnalarlo: «Abbiamo segnato il primo importantissimo passo di un confronto ampio e partecipato per definire costruttivamente il futuro degli ospedali dismessi e della storica zona dell’Antico Corso che è il cuore della nostra città».

È avvenuta oggi la video conferenza riguardante il futuro degli ospedali dismessi. Sono stati quasi cento i collegamenti totali registrati e diversi gli intervenuti durante la conferenza, tra questi: il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, il Magnifico Rettore Francesco Priolo, la Soprintendente Donatella Aprile, il capo del Genio Civile Luciano Zuccarello, il consulente dell’Amministrazione Comunale per il Piano regolatore Generale Paolo La Greca, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Castiglione e quello della commissione urbanistica Manfredi Zammataro.

Il Sindaco di Catania Salvo Pogliese commenta: «Ringrazio ancora il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore Ruggero Razza perché hanno confermato coi fatti un’attenzione senza precedenti verso la città di Catania in termini di investimenti con stanziamenti già erogati e progetti in via di definizione, mentre gli spunti offerti dai contributi sono stati tutti di grande valenza».

Il presidente della Regione Nello Musumeci parla dell’utilizzo futuro: «Ribadisco che insieme al sindaco Salvo Pogliese da oltre un anno abbiamo stabilito che la parte del Vittorio Emanuele che fronteggia via Plebiscito verrà destinata al museo storico della Città con un azione di riqualificazione conservativa. Un’altra parte a spazi per studenti e residenze universitarie ma anche laboratori dell’Accademia di Belle arti, con un grande parco verde nel cuore dei 22 edifici esistenti nell’area, molti dei quali di nessun pregio che verranno demoliti. L’ex ospedale Ferrarrotto potrebbe essere messo in relazione al riutilizzo del Vittorio Emanauele. Sul Santa Marta, invece, stiamo eliminando quella bruttura, valorizzando l’edificio settecentesco del Vaccarini di cui molti catanesi sconoscono l’esistenza. Quello che abbiamo presentato lo scorso 23 gennaio è solo un’ipotesi progettuale».

La prossima mossa avverrà martedì 9 febbraio quando il consiglio comunale sarà convocato in seduta straordinaria, occasione in cui il Sindaco relazionerà sul futuro degli ospedali dismessi: «Sono 116 milioni che diventano il triplo se contiamo quelli disponibili sulla edilizia sanitaria, le somme che la Regione mette in campo per Catania. A quelli che riguardano l’utilizzo dei vecchi ospedali, vanno aggiunti i tre parcheggi scambiatori e il nuovo palazzo di giustizia, manche il centro direzionale della Regione che sorgerà alla circonvallazione nei pressi di Monte Po proprio accanto alla fermata Fontana della Metro e, inoltre, altri dieci milioni per la zona industriale».

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