Il Sindaco Pogliese riceve il presidente dell’Ersu Cantarella a Palazzo degli Elefanti: “offrire servizi all'altezza degli standard europei e internazionali”
L’intero mondo dell’Istruzione è in un caotico percorso, dovuta all’emergenza epidemiologica per il virus Covid-19, alla ricerca del miglior modo di far proseguire le lezioni (tra presenza e Dad). L’università sembrerebbe aver pagato il prezzo maggiore, anche se a pagare economicamente sono gli studenti che non hanno subito riduzione delle tasse pur non utilizzando quasi nessun servizio dell’ateneo. Oggi, in un cordiale colloquio, il Sindaco di Catania Salvo Pogliese ha accolto il presidente dell’Ersu Mario Cantarella.
Gli Enti Regionali per il Diritto allo Studio Universitario (E.R.S.U.) nascono con la legge regionale n. 20/2002 e permettono l’erogazione dei servizi agli studenti in attuazione del diritto allo studio sancito dall’art. 34 della Costituzione. Gli enti lavorano sotto la vigilanza dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione. Secondo la loro mission dovrebbero ridurre gli ostacoli, soprattutto di natura economica, che si frappongono tra gli studenti capaci e meritevoli e l’università.
A Palazzo degli Elefanti è avvenuto l’incontro tra Sindaco Pogliese e presidente Ersu Cantarella con lo scopo di rafforzare la collaborazione tra l'amministrazione comunale e l'ente regionale per il diritto allo studio di una parte sempre più numerosa comunità studentesca.
Il primo cittadino commenta al termine dell’incontro: «Ringrazio il professore Cantarella per questo importante confronto che è anche l'avvio di un percorso condiviso sulla questione dello sviluppo del territorio anche in rapporto all'edilizia residenziale degli studenti che frequentano l'Ateneo catanese. Lavoreremo per dare alla nostra città, da sempre culla di studi e di progresso culturale e scientifico, una dimensione sempre più universitaria, in grado di offrire servizi all'altezza degli standard europei e internazionali che si addicono a un'area metropolitana che è tra le più vivaci e operose del Mediterraneo».