Enel propone al Comune di Catania un progetto di Gigafactory nell’area del modulo 3 Sun della zona industriale. Oltre 2.000 assunzioni

È un progetto di Gigafactory nel settore del fotovoltaico che intende mettere l’Italia e la Sicilia al centro del panorama energetico dell’Europa. Oggi i rappresentanti dell’Enel hanno presentato il progetto al Sindaco di Catania Salvo Pogliese e ai dirigenti tecnici del Comune: realizzare un grande stabilimento per la produzione di celle e moduli fotovoltaici nell’area del modulo 3 Sun della zona industriale etnea, già occupato dall’azienda./p>

Il progetto richiederà l’ausilio di un partner industriale di rilievo, tuttora indefinito. L’obiettivo è aumentare la produzione attuale sino a 3 GW/annui di pannelli fotovoltaici per il “modico” investimento di 500 milioni di euro, finalizzati ad avviare la produzione nel secondo semestre 2022. L’investimento dovrebbe “tornare” alla comunità attraverso le nuove assunzioni che lo stabilimento di contrada Blocco Torrazze nella zona industriale richiederà.

I rappresentanti Enel garantiscono 800-1000 posti di lavoro diretti e altrettanti indiretti nell’indotto. Ulteriore chiave di persuasione giunge dal porto di Catania che, secondo le previsioni dell’azienda, otterrebbe un sostanziale incremento di volumi aumentando, di conseguenza, la sua rilevanza nel contesto italiano.

Il primo cittadino commenta: «Catania si conferma sempre più una città attrattiva per gli investimenti soprattutto nel settore dell’hi-tech con ricadute occupazionali. Come Amministrazione Comunale faremo velocemente la nostra parte, semplificando al massimo le procedure burocratiche e amministrative, allo scopo di portare avanti questo progetto che mi auguro, anzi ne sono convinto, diventi presto realtà. Noi per quanto ci riguarda, faremo tutto nei tempi e nei modi più rapidi possibili per dare a Catania questa importante opportunità di sviluppo nel fotovoltaico e dell’industria eco sostenibile al nostro territorio».

Il progetto di Enel Green Power per Catania prevede nello specifico la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo di 42.000 metri quadrati coperti e altri 20.000 utilizzabili secondo necessità. Vi sarà un rigido cronoprogramma d’attività di cantiere e rilascio permessi istituzionali. In un ipotesi dopo l’altra, i vantaggi economici per la città potrebbero essere dovuti al gettito fiscale proveniente da IRES, IRAP e IMU della Gigafactory (se non emergeranno future agevolazioni tese a ridurle o eliminarle). L’azienda promette anche il futuro acquisto di materiali e macchinari esclusivamente da venditori italiani (dunque non obbligatoriamente del Sud o della stessa zona etnea) per un totale previsto di circa 200 milioni di euro.

Il progetto punta tutto sul fotovoltaico come promessa futura d’energia, auspicando guadagni, efficienza e contribuendo in maniera sostanziale alla riduzione dell’emissioni inquinanti. Secondo le indicazioni dei proponenti, il progetto potrebbe beneficiare di un supporto istituzionale attraverso meccanismi di grant e funding, con l’ambizione di portare l’Italia e la Sicilia verso un ruolo centrale nel settore strategico del fotovoltaico contrastando l’incidenza ora dominante del mercato cinese.

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