I principali fatti accaduti a Catania nel 2020: ecco quali sono stati

Il 2020 sta per concludersi: è stato un anno principalmente monopolizzato dalla pandemia da Covid-19 che ha scosso l’interno mondo, causando non pochi morti.

Ma quali sono i principali fatti che hanno invece caratterizzato la città di Catania?

Cerchiamo di ripercorrerli insieme.

Gennaio-Febbraio 2020

È gennaio quando l’Oms dichiara il coronavirus “emergenza sanitaria globale”. A Catania, ma come nel resto del Paese, parte la “caccia” alle mascherine che risultano essere quasi introvabili, seppur non ancora obbligatorie.

In assenza ancora di qualsiasi restrizione, la festa della Santa Patrona Agata viene svolta regolarmente, senza che questo provochi dei contagi tra i migliaia di turisti, devoti e catanesi che affollano le strade della città.

Solo tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo, vengono registrati i primi casi di contagio. È il 27 febbraio, quando viene segnalato il primo caso sospetto da Covid-19 al San Marco di Catania. Si scoprirà essere una donna, asintomatica, rientrata da un viaggio dalla Lombardia dopo essere andata a far visita alla figlia.

Segue il cosiddetto “cluster di Agraria” con 12 casi accertati nella facoltà universitaria.

Marzo-Aprile-Maggio 2020

Il 9 marzo, il presidente del consiglio Giuseppe Conte apre la sua conferenza, la prima di una lunga serie, in cui chiede agli italiani dei sacrifici e un cambio delle loro abitudini in modo da abbassare la curva dei contagi. Vengono adottate misure sempre più restrittive, fino al primo lockdown: tutta l’Italia è blindata, gli spostamenti tra regioni non sono più consentiti.

Anche i catanesi iniziano a cambiare le loro abitudini, restando a casa, cantando sui balconi, appendendo striscioni con su scritto "andrà tutto bene" e rinunciando persino all'arrusta e mangia di Pasquetta, del 25 aprile e del 1 maggio. Tutto questo fino al 4 maggio, quando Conte da finalmente il via libera per rivedere i propri congiunti: la curva dei contagi si è finalmente abbbassata.

Arriviamo all’estate catanese 2020, segnata da fatti scottanti.

Estate 2020

È giugno quando la procura della Corte dei conti in Sicilia, chiede all’ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, e agli assessori da lui nominati e ai componenti del collegio dei revisori, di pagare la somma di oltre un milione e duecentomila euro come conseguenza del Dissesto causato alla città etnea, denunciato nel 2018.

A fine luglio, l’attuale sindaco di Catania, Salvo Pogliese, viene condannato a 4 anni e 3 mesi per peculato dal tribunale di Palermo, per l’uso di rimborsi spesi durante la sua carica di capogruppo all’Ars del Pdl. Pogliese viene sollevato dal suo incarico per 18 mesi, lasciando la città senza il suo primo cittadino.

Anche i tifosi rossoazzurri hanno un importante appuntamento al tribunale, che può cambiare la triste sorte della Società calcistica: il 23 luglio infatti, la Sport Investment Group Italia (S.I.G.I), rileva ufficialmente il Calcio Catania ponendo fine all'era di Antonino Pulvireni e Finaria. La matricola 11700 è così salva dal fallimento.

Ad agosto i festeggiamenti estivi dal vivo, in ricordo della Traslazione delle Sacre reliquie di Sant'Agata, vengono sospesi a causa della pandemia ancora in corso. Per la prima volta tutti i devoti seguono la loro Santuzza a distanza ed esclusivamente in streaming.

Settembre-Ottobre 2020

Il 15 settembre l'ex sindaco Bianco viene interdetto per 10 anni da ogni carica, a causa del Dissesto, così come deciso dalla Corte dei conti in Sicilia.

Il 3 ottobre Catania viene blindata per il processo preliminare a Matteo Salvini accusato di sequestro di persona per aver impedito lo sbarco di 131 migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla nave della Marina militare Gregoretti. L'udienza preliminare verrà poi rinviata al 20 Novembre.

Nel contempo la curva dei contagi riprende la sua impennata: si torna ad indossare le mascherine anche nei luoghi aperti, e vengono introdotte le prime restrizioni tra cui la chiusura di bar, ristoranti, cinema, palestre e luoghi di cultura; e il coprifuoco.

Le nuove restrizioni anti-Covid portano a numerose proteste. Il 25 ottobre centinaia di persone, tra cui molti ristoratori, scendono in via Etnea per contestare contro le chiusure previste dal nuovo DPCM. Nel corso della manifestazione, denominata "Se tu mi chiudi, tu mi paghi", due bombe carta vengono lanciate davanti la sede della prefettura di Catania. Le deflagrazioni non causano alcun ferito, ma animano uno scontro tra i manifestanti. I militari identificheranno poi in 2 ventenni e un minorenne, appartenenti al mondo degli Ultras Catania e quindi estranei alla protesta, gli autori del gesto.

Novembre-Dicembre 2020

Il 5 novembre tutta la Sicilia è in zona arancione, Catania compresa: non è possibile muoversi tra i comuni vicini se non per comprovate esigenze, bar e ristoranti aperti fino alle 18 e solo per l'asporto, coprifuoco dalle 22 alle 5.

Nonostante l'emergenza in corso, le strade della città sono affollate e la gente sosta in piazza Duomo creando assembramenti: la fontana dell'Elefante viene così transennata.

Il 5 dicembre Salvo Pogliese è reintegrato nell'incarico di Sindaco, così come deciso dal Tribunale civile di Catania.

Nel contempo la Sicilia diventa zona gialla, ma solo per poco: dal 24 tutta l'Italia è in zona rossa per dieci giorni, esclusi il 28, 29, 30 e 4 in cui è arancione. Saranno delle festività più intime e con pochi parenti.

Attendiamo di sapere cosa ci riserverà il 2021, con l'augurio che sia un anno sereno, e soprattutto più sano, per tutti.

Nata e cresciuta nella “raggiante” Catania, dove mi formo a pane, cinema e giornalismo. La passione per la settima arte e per le nuove forme di comunicazione, mi portano a conseguire la laurea in Scienze della Comunicazione ed un Master in Comunicazione e Marketing 2.0. Nel 2013 entro a far parte dell’albo dei giornalisti pubblicisti. Intrinsecamente pirandelliana, autrice di un racconto dal titolo “Intervista immaginaria all’Etna” contenuto nell’antologia “Catanesi per sempre”, divoratrice di libri, musica, nonché di serie tv, e con una valigia sempre pronta.