Unict lancia BiOrangePack, un'occasione di riutilizzo sostenibile degli agrumi siciliani
L'Università di Catania ha avviato delle attività di ricerca rivolte allo sviluppo di packaging innovativi biodegradabili, ottenuti dal recupero degli scarti degli agrumi.
Il progetto è stato lanciato per ridurre le perdite in campo agroalimentare e per incentivare una gestione avanzata della logistica che sfrutti l'intelligenza artificiale.
Il piano "BiOrangePack", attivato con con kick-off meeting, è stato finanziato nell’ambito del programma "Prima" (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area) ed è stato sostenuto e coordinato dalla prof.ssa Santa Olga Cacciola del Dipartimento Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania.
Oltre alla creazione di packaging innovativi biodegradabili, le iniziative di ricerca prevedono una gestione integrata delle malattie del post-raccolta e quella avanzata della logistica, che permetta di ridurre al minimo le perdite degli agrumi e di utilizzarne in modo sostenibile gli scarti.
In un’ottica di economia circolare, il gruppo di ricerca formato da 14 partner provenienti da 6 Paesi dell’area Euro-Mediterranea (Italia, Francia, Spagna, Tunisia, Turchia e Algeria) vuole offrire un'ulteriore occasione per valorizzare i prodotti e le risorse del territorio siciliano.