Librino, pusher si finge rider per consegnare la droga

Spacciava droga fingendosi un rider.

È questa la trovata “originale” escogitata da un giovane pusher, classe 1992, per spacciare droga anche durante il coprifuoco. Gli “ordini” non avvenivano tramite un’apposita app, ma attraverso chat sui social, peraltro eliminate: i clienti venivano così direttamente serviti a domicilio.

Ma l’ingegno non gli è bastato a sfuggire all’occhio vigile della legge: gli agenti del Commissariato di Borgo Ognina di Catania infatti, l’hanno incastrato e denunciato a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti

I poliziotti stavano eseguendo i controlli mirati alla prevenzione delle violazioni connesse all’emergenza sanitaria da Coronavirus presso la zona di Librino, quando si sono accorti del giovane che girava in motorino con addosso uno zainetto da delivery, peraltro appartenente ad un noto marchio del settore, intendo a consegnare della sostanza stupefacente ad un passante, per poi dileguarsi velocemente.

La pattuglia ha subito inseguito e fermato il giovane, il quale teneva ancora in mano la banconota appena incassata. Grazie ad un ulteriore controllo, gli agenti hanno scoperto che in una tasca aveva della marjuana suddivisa in dosi, e nell’altra altre banconote di piccolo taglio.

Al finto rider sono state contestate diverse violazioni al Codice della Strada tra cui la guida senza patente, in quanto mai conseguita, e la mancata copertura assicurativa del mezzo.

Nata e cresciuta nella “raggiante” Catania, dove mi formo a pane, cinema e giornalismo. La passione per la settima arte e per le nuove forme di comunicazione, mi portano a conseguire la laurea in Scienze della Comunicazione ed un Master in Comunicazione e Marketing 2.0. Nel 2013 entro a far parte dell’albo dei giornalisti pubblicisti. Intrinsecamente pirandelliana, autrice di un racconto dal titolo “Intervista immaginaria all’Etna” contenuto nell’antologia “Catanesi per sempre”, divoratrice di libri, musica, nonché di serie tv, e con una valigia sempre pronta.