Un complesso intervento di chirurgia orale è stato eseguito su malata di Sla nel catanese
L’intervento chirurgico presentava diversi gradi di difficoltà, cominciando dalla paziente afflitta dalla malattia di Sla. L’equipe medica dell’ospedale nel catanese è stata all’altezza, mostrando ancora una volta come vi sia un virtuosismo sanitario in Sicilia.
È stato eseguito all'ospedale di Acireale un complesso intervento di chirurgia orale su una paziente affetta da Sla. La donna, 74 anni, presentava un grave quadro clinico con interessamento della mascella, della mandibola e del labbro. Grazie alla sinergia fra l'Unità operativa complessa (Uoc) di Odontoiatria speciale riabilitativa nel paziente disabile e l'Uoc di Anestesia e rianimazione è stato definito, per la prima volta nel Catanese e fra le primissime esperienze in Italia, un percorso specifico, con la preventiva disponibilità di un posto letto in rianimazione per il post-intervento.
Per l'intervento la paziente è stata sottoposta a intubazione oro-tracheale. Le sono stati rimossi due impianti dentali endossei incongrui e incarcerati nelle parti molli del labbro inferiore, dove provocavano ascessi recidivanti.
A dare dettagli sull’intervento è il direttore dell’Uoc Spampinato: «Sono in corso interlocuzioni con l'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica per avviare un percorso diagnostico-terapeutico dedicato ai consociati. Sotto il profilo anestesiologico la maggiore complessità è la difficoltà di affrancare i pazienti dalla ventilazione meccanica una volta sottoposti a intubazione tracheale. Dopo 24 ore di svezzamento respiratorio, la signora è stata estubata e vigilata. Abbiamo rispettato la volontà della paziente che ci aveva espresso il rifiuto a manovre più invasive. Nelle prossime ore sarà dimessa, con la prescrizione a domicilio di un'assistenza ventilatoria meccanica, trascorrendo le festività in casa».