Il “caro bollette” preoccupa la Confartigianato: a rischio 63.000 micro imprese in Sicilia

Numeri che fanno paura e preoccupano: a rischio c’è l’economia siciliana. Il caro bollette sta creando diversi disagi e da Confartigianato emergono dati sconfortanti: sarebbero 63.000 le micro imprese a rischio e di conseguenza oltre 165.000 posti di lavoro sono in pericolo.

In Sicilia sono 63.000 le micro e piccole imprese a rischio per lo choc economico che vive il Paese e oltre 165.000 i posti di lavoro in pericolo. La crisi energetica potrebbe oscurare un sistema produttivo in enorme difficoltà che sta spingendo la Sicilia al collasso. Confartigianato lancia appelli, incontra la politica, in cerca di aiuti concreti a supporto di una rete imprenditoriale sempre più sofferente, con un futuro ormai incerto nei comparti maggiormente esposti.

I vertici di Confartigianato hanno incontrato i vari candidati siciliani nel pre Regionali, facendo una forte azione di lobby. Scatta ufficialmente un appello alla deputazione regionale e nazionale affinché "Nessuna impresa chiuda". Uno studio dell'Osservatorio economico di Confartigianato, individua 10 comparti manifatturieri con una più elevata intensità di utilizzo di gas ed energia elettrica. Si tratta dei settori maggiormente energivori dei minerali non metalliferi (ceramica, vetro, cemento, refrattari, ecc), carta, metallurgia, chimica, raffinazione del petrolio, alimentare, bevande, farmaceutica, gomma e materie plastiche e prodotti in metallo.

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