Fine dei giochi per il Calcio Catania. Il Comune: «Stare uniti per fare rinascere il Calcio a Catania»
Il Tribunale di Catania stamani ha fatto cadere ufficialmente la mannaia della ghigliottina sulla testa della squadra rossazzurra. Un fallimento protratto per quattro mesi sino a quest’ultima nota finale. Il presidente del Tribunale Francesco Mannino ha annunciato: «Il Tribunale di Catania – sezione fallimentare- ha disposto la cessazione dell’esercizio provvisorio del ramo caratteristico di azienda calcistica della Calcio Catania s.p.a.».
Dopo il nefasto annuncio, per la prima volta parla l’istituzione cittadina. Il Comune di Catania diffonde una nota riguardo il fallimento del Calcio Catania. Dopo non aver mosso un dito, col senno di poi, l’Amministrazione comunale, attraverso il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, ha dichiarato: «Ai comuni sentimenti di delusione e sconcerto per la cessazione dell’esercizio provvisorio del ramo d’azienda del Calcio Catania e l’estromissione dal campionato di Lega Pro, dobbiamo associare un sentito ringraziamento a Mister Baldini, al Direttore Pellegrino alla rosa dei giocatori della prima squadra, ai tecnici e ai ragazzi del settore giovanile, che in questi tribolati mesi, malgrado tutto, hanno indossato con orgoglio la maglia rossazzurra, vessillo di una tradizione lunga 76 anni».
Quasi sviando l’attenzione e le possibili colpe del Comune (o semplicemente il non intervento), la nota sottolinea: «Alla rabbia e al senso d’impotenza per le tante contraddizioni di questa vicenda, tuttavia, è doveroso fare prevalere la lucidità di pensare a quanto sia indispensabile unire le forze cittadine, ciascuno secondo la propria parte, per non disperdere l’inestimabile valore della passione calcistica catanese che da tante generazioni si tramanda. Ora più che mai dobbiamo ritrovare il senso più autentico dello Sport che significa rispetto, unione e forza ma anche autocontrollo, per rialzare la testa e non farci inghiottire dallo scoramento per la pesantissima batosta. Non lo merita anzitutto l’insuperabile tifoseria catanese a cui vanno sentimenti di gratitudine e riconoscenza per avere sempre sostenuto la squadra della Città, malgrado le amarezze degli ultimi anni. È ora di riconoscersi tutti insieme nella missione di fare rinascere il Calcio a Catania, più forte nei fondamentali economici e più saldo nei valori etici e sportivi, analogamente a quanto accaduto in tante altre realtà italiane, per esempio il Parma e la Fiorentina e altri club calcistici come il Palermo e il Bari».