Pregiudicato va a rubare auto con motorino rubato spiegando agli agenti di aver perso le chiavi
Il crimine non fa per tutti. È il caso del pregiudicato autore di questa buffa quanto triste vicenda, in cui dopo aver compreso di non averla data a bere agli agenti ha tentato una disperata fuga con tanto di violenta aggressione contro i poliziotti.
Il personale della Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha tratto in arresto per i reati di tentato furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale il pregiudicato S.A. (classe 1980). Nello specifico, gli equipaggi delle volanti sono stati inviati in via Mogadiscio, in cui era stato anonimamente segnalato il tentativo di furto di un’autovettura in sosta da parte di uomo.
La dettagliata descrizione ha permesso di rintracciare tempestivamente il pregiudicato. Giunti sul posto, gli agenti hanno bloccato l’uomo ancora intento ad armeggiare con un cacciavite e una pinza sulla serratura dello sportello dell’auto. Il pregiudicato ha tentato di accampare delle scuse, dicendo di essere il proprietario del mezzo e di aver smarrito le chiavi, ma le sue giustificazioni non hanno convinto gli operatori, i quali hanno proceduto agli accertamenti.
La perquisizione del pregiudicato ha permesso di rinvenire un coltello a serramanico, celato nel borsello. Comprendendo di essere alle strette, il ladro ha spintonato gli agenti tentando una disperata fuga appiedato, durata pochi metri e opponendo ugualmente una strenua resistenza.
Gli agenti hanno scoperto che il pregiudicato si era recato a rubare l’auto con un motociclo oggetto di furto, anch’esso con evidenti segni di effrazione, nel cui vano sottosella sono state rinvenute due autoradio di probabile provenienza furtiva e numerosi altri arnesi atti allo scasso.
S.A. è stato tratto in arresto per i reati di tentato furto aggravato della macchina e resistenza a pubblico ufficiale, nonché deferito all’AG per i reati di ricettazione del motociclo e porto di armi e oggetti atti ad offendere. Su disposizione del Pm di turno è stato collocato presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio direttissimo. Il mezzo a due ruote è stato restituito al proprietario che ne aveva denunciato il furto e il proprietario dell’autovettura ha formalizzato la denuncia presso gli Uffici dell’U.P.G.S.P.