Vice presidente del consiglio Zappalà propone discarica abusiva, il Comune: «Iniziativa personale estranea ai lavori consiliari»
Il vice presidente del consiglio comunale di Catania Lanfranco Zappalà ha un utilizzo dei social network quasi al limite della dipendenza, spesso dichiarando, proponendo e criticando quasi al limite dell’assurdità qualsiasi iniziativa dell’Amministrazione attuale. Il consigliere mostra tutta la sua natura di politico d’altri tempi quando utilizza i social, nel particolare quando effettua lavoro di “opposizione”.
L’ultima uscita pubblica del consigliere, che sembrerebbe disconoscere o dimenticare la valenza delle dichiarazioni effettuate anche in uno spazio virtuale, riguarda l’emergenza rifiuti: per il vice presidente del consiglio bisognerebbe “sotterrare temporaneamente i rifiuti sulle strade, in grandi fosse lontano dalla città” a discapito della salute pubblica e dei danni ambientali che un gravoso gesto simile porterebbe con sé.
Mentre il consigliere Zappalà esce l’ennesima proposta apparentemente fuori luogo, il Comune di Catania trova una soluzione concreta e l’Amministrazione Comunale s’allontana immediatamente dalla presa di posizione del vice presidente del consiglio catanese.
La nota comunale riporta: «In riferimento alle affermazioni riportate su Facebook del vice presidente del consiglio comunale di Catania Lanfranco Zappalà di “sotterrare temporaneamente i rifiuti sulle strade, in grandi fosse lontano dalla città”, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Castiglione, l'ufficio di presidenza, i capigruppo di maggioranza e minoranza, nel dissociarsi del tutto da tale considerazioni evidenziano che non vi è alcuna proposta consiliare in merito e che pertanto la stessa è da considerare un’iniziativa estemporanea dello stesso consigliere, riferita solo sul social network e del tutto estranea ai lavori dell’assemblea cittadina».
Non è la prima volta che il vice presidente del Consiglio Comunale di Catania Lanfranco Zappalà effettua sui social network (andandone fiero) delle forti dichiarazioni al limite della legalità. La vera domanda rimane un’altra: com’è possibile che un rappresentante istituzionale possa effettuare determinate dichiarazioni senza alcuna ripercussione?