Flash mob al Palazzo della Cultura per la giornata contro la violenza sulle donne
Il flash mob è stato “messo in scena” al Palazzo della Cultura dai ragazzi di undici scuole cittadine per sensibilizzare e tenere alta la voce delle nuove generazioni contro la violenza sulle donne. È stata una toccante performance tra musica, teatro e reading, sullo sfondo di scenografici e inquietanti manichini di cartone.
Il flash mob è stato realizzato nell'ambito delle iniziative promesse dal Comune di Catania, rappresentato dall’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Barbara Mirabella. L’incontro è stato diviso in due parti: il flash mob e la presentazione del libro “Il più bel giorno della mia vita” della scrittrice Pina Mazzaglia, incentrato proprio sul tema della violenza domestica e del femminicidio.
Quest’incontro è solo il primo in merito alla giornata contro la violenza sulle donne, infatti, il prossimo giovedì avverrà un incontro con le scuole dal titolo “Violenza sulle donne. Segnali di aiuto per la prossima generazione”, con la partecipazione anche del prefetto Maria Carmela Librizzi.
Il flash mob è stato allestito nella sala conferenze di Palazzo Platamone dagli alunni/attori delle scuole Brancati, Cavour, Coppola, Diaz-Manzoni, Malerba, Parini, Pestalozzi, S. Giorgio, S. G. Bosco e Vittorino da Feltre, accompagnati dagli insegnanti. L'evento ha coronato la chiusura del progetto “Il futuro è rosa, donne & cambiamenti” realizzato nelle scuole elementari e medie con il coinvolgimento di oltre 600 alunni.
L’assessore Mirabella ha dichiarato: «Abbiamo fortemente voluto introdurre nelle scuole iniziative e programmi di sensibilizzazione su questo drammatico tema perché riteniamo fondamentale trasmettere alle nuove generazioni, attraverso una istituzione di primaria importanza come la scuola, i valori del rispetto reciproco, della libertà, e spronare al ripudio di ogni forma di violenza. Dal primo gennaio ad oggi nella città di Catania si sono registrate 2.500 denunce, il che può voler dire che in 22.500 non hanno denunciato. A voi ragazzi dico: per qualsiasi situazione di difficoltà non tenete tutto chiuso in voi stessi o nella cerchia dei vostri coetanei ma parlate con i vostri insegnanti, parlate con i genitori, che vi proteggeranno in maniera affettuosa».