"A Bammina", Perché la Festa della Madonna di Ognina è Importante per i Catanesi?
Al grido di "Con vera Fede, evviva la bella Madre di Ognina", ogni anno i catanesi devoti al culto mariano salutano la Madonna di Ognina e la celebrano in un evento a lei dedicato durante la prima settimana di settembre. Conosciuta e celebrata come "a Bammina", la festa della Madonna di Ognina è molto importante a Catania, seconda solo a quella di Sant'Agata.
Ma perché questo evento è tanto sentito da tutto il popolo catanese?
Scoprilo continuando a leggere!
Festa della Madonna di Ognina: perché è importante a Catania?
La festa della Madonna di Ognina rappresenta un'antica tradizione che mescola la fede per la Vergine Maria e il folclore del Borgo marinaro, che si anima in suo onore. La grande devozione dei devoti alla Madonna Bambina è evidente nella tradizionale processione del fercolo che dal Santuario a lei dedicato viene condotto verso il mare, dove ad attenderla c'è una barchetta sulla quale viene caricata dai mastri di festa per fare un giro lungo la costa. È qui che numerosi catanesi la salutano dal Lungomare della città, rivolgendole le loro preghiere, le loro richieste e i loro ringraziamenti e che l'accompagnano con lo sguardo mentre si allontana lentamente.
Tramandata nei secoli e legata alle tradizioni popolari e ittiche del Borgo di Ognina, la festa della Madonna Bambina è ancora oggi la seconda più importante a Catania, proprio perché riesce a travolgere e a coinvolgere tutti, sia chi vive il senso religioso della festa, che chi preferisce il suo lato più laico e folcloristico.
Insomma la Festa della Madonna di Ognina è un evento antichissimo della tradizione catanese, che resiste al tempo: scopri la sua storia!
Ma continua a leggere per scoprire qual è la storia della festa della Madonna di Ognina!
"A Bammina": la Storia della Festa
Durante la prima settimana di Settembre, la Chiesa celebra la solennità della nascita della Vergine Maria e, da secoli ormai, anche a Catania si festeggia "a Bammina".
Fonti storiche fanno risalire l'origine della Festa della Madonna di Ognina al XIV secolo, periodo in cui venne costruito il Santuario a lei dedicato, chiamato allora "Santa Maria di Lògnina" e che sorge tutt'oggi sulle rive del Porto Ulisse di Catania. All'interno della chiesa, che venne ricostruita in seguito al terremoto del 1693, si trovava un antico simulacro della Madonna Bambina, che oggi non è più esistente perché è rimasto bruciato in un incendio nel 1885, che è stato sostituito nel 1889 dall'attuale statua lignea che la raffigura nel suo aspetto più puerile. È curioso sapere che proprio mentre i catanesi attendeva questa statua, che fu scolpita a Parigi, esposero temporaneamente un'immagine di cera di Maria in fasce nella culla, incoronandola come la loro "Bammina": ecco perché da allora, la Madonna di Ognina è considerata la Madonna Bambina.
Ma analizziamo più approfonditamente la festa proseguendo nella lettura!
"A Bammina": la Festa in Dettaglio
Il giorno in cui ricorre la solennità della nascita della Vergine è l'8 settembre; ma ogni anno Catania si prepara già qualche giorno prima per allestire la Festa della Madonna di Ognina.
Nonostante le limitazioni anti contagio, "lo spettacolo deve continuare": è così all'interno del Santuario ha luogo la tradizionale "Svelata", durante la quale la statua venerata appare sull'altare maggiore alzandosi lentamente sopra gli sguardi attoniti dei presenti. È questo il momento di massima devozione in cui, come avviene per la messa dell'Aurora dedicata a Sant'Agata, i devoti possono riabbracciare la loro Maria e rivolgerle il loro affettuoso saluto.
Tradizionalmente, "a Bammina" prevede un programma molto ricco di eventi, che contornano la famosa processione di barche che accompagnano il fercolo della Madonna di Ognina lungo il litorale da Aci Castello alla Stazione Centrale, e che attraggono tantissima gente con manifestazioni tipiche come la consueta "Sagra del Pesce azzurro". Fino a qualche anno fa, questo gustoso evento gastronomico precedeva le celebrazioni religiose e prevedeva l'allestimento in Piazza Ognina di una grande tavolata, imbandita di pesce locale che veniva preso direttamente dai pescatori del luogo e cotto ancora fresco.
A chiudere la Festa della Madonna di Ognina era poi la tradizionale processione del simulacro posto sulla "Vara" e trasportato tra le vie del Borgo, per incontrare le famiglie pronte ad accoglierlo e a onorarlo con luminari accesi, palloncini e bandierine e tanti fiori.
La Celebrazione liturgica della “Natività di Maria” con la “svelata” e la Celebrazione Eucaristica si svolgeranno a porte chiuse, per evitare assembramenti e nel rispetto delle normative anti-covid-19, ma potranno essere seguite via streaming e attraverso i social. Tutte le altre celebrazioni che si svolgeranno nel Santuario, saranno con la partecipazione della sua capienza max di 65 persone, più 22 nel salone con il max schermo. Si rispetterà, quindi, il distanziamento previsto, e l’obbligo di indossare la mascherina di protezione personale.