Le candelore di Sant’Agata saranno restaurate, la “mamma” sarà la prima

L'Amministrazione Comunale, d’intesa con il comitato dei festeggiamenti di Sant’Agata, ha avviato il restauro del patrimonio storico delle quattordici Candelore, punti di riferimento delle celebrazioni agatine che attraggono e meravigliano cittadini, fedeli e turisti intenti ad assistere alla festa di Sant’Agata.

La prima ad essere interessata dal restauro è quella più malconcia: la Candelora dei Panettieri, comunemente chiamata la “Mamma”, per via della sua imponenza e della sua caratteristica andatura. I lavori di restauro saranno effettuati all’interno della Chiesa di San Nicolò l'Arena e, attraverso un ponteggio mobile, sarà possibile assistere alle cure della candelora in presa diretta, lasciando magari la possibilità a qualche turista d’ammirarla ugualmente.

I lavori saranno eseguiti da esperti restauratori, specializzati nei beni culturali e artistici, del laboratorio Calvagna, ed avranno inizio già nei prossimi giorni per concludersi poco prima delle celebrazioni agatine invernali. Per quanto riguarda gli altri tredici cerei, gli interventi di ripristino sono decisamente minori.

Il particolare della candelora dei panettieri, dell’antica corporazione dei fornai, fu realizzata nel 1903 dalle sapienti mani degli artigiani dell’epoca. La “mamma” possiede una stazza ed un altezza maggiore rispetto agli altri cerei e per essere trasportata durante le celebrazioni agatine richiede dodici forzuti portatori, rappresentando dunque una delle “attrazioni” principali dei giorni della festa di Sant’Agata.

Il Sindaco di Catania Salvo Pogliese ha spiegato: «S’inizierà dalla Candelora dei “Panettieri”, quella che ha necessità più urgenti di cure strutturali, anche per via di fessurazioni che ne stanno danneggiando i preziosi rivestimenti col rischio di danni irreversibili alle colorazioni originarie. Una sollecitazione al restauro arrivata dai numerosi devoti e portatori delle candelore e dal presidente del comitato dei festeggiamenti. Mi piace ricordare che gli ultimi interventi di questo genere furono sollecitati e realizzati circa trenta anni fa dal compianto, indimenticabile, commendatore Luigi Maina, per decenni anima e cuore della festa e della devozione alla nostra Patrona Agata».

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