Vizzini: la moda del furto dei catalizzatori spinge i pregiudicati in trasferta, pizzicati castellese e misterbianchese
È divenuta una vera e propria moda nel “settore” dei furti, soprattutto per i ladri più incapaci. Il catalizzatore, con all’interno modestissime quantità di metalli nobili, è un oggetto di facile reperimento e furto, con lo strumento adeguato. I Carabinieri della Stazione di Vizzini hanno arrestato un trentaduenne di Misterbianco ed un ventottenne di Aci Castello, entrambi pregiudicati, ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso.
Rischio minimo rispetto al guadagno, davvero facile. È questa la motivazione per cui molti ladri si stanno indirizzando sul furto dei catalizzatori, una componente dell’impianto di scarico delle autovetture utile a salvaguardare l’ambiente ma al contempo prezioso per i ladruncoli senza “talento”. La domanda così elevata nel mercato nero ha spinto addirittura alla commissione dei furti a piccole batterie per un minimo guadagno, che si tramuta in un elevato costo per i proprietari delle autovetture costretti a ripristinare i danni subiti.
I ladri non badano ai dettagli, per cui spesso il taglio è effettuato senza particolari accortezze andando a creare molti più danni rispetto al solo impianto di scarico. I due pregiudicati erano in trasferta presso il soccorso stradale in Contrada Pietre Bianche e, nella loro ingenuità, il loro aggirarsi sul posto ha fatto insospettire i militari, i quali hanno constatato il taglio della rete di recinzione.
I due “geni” del crimine si sono fatti trovare dagli agenti ancora all’interno del perimetro dell’area privata. Nello specifico il misterbianchese aveva in mano il catalizzatore appena asportato da un’autovettura e la smerigliatrice a batteria mentre il castellese lo stava attendendo all’interno di una Fiat Doblò, con dentro un altro impianto di scarico già trafugato e vari utensili da lavoro. I militari hanno quindi restituito al proprietario dell’autosoccorso il materiale rubato, mentre hanno tradotto i due arrestati al carcere di Caltagirone, in attesa delle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria.