Etna: fuoco e fiamme nel cratere di sudest, terza fase parossistica dalla notte della “fontana di lava di Franco Battiato”
L’Etna continua a dare spettacolo in questi mesi ma soprattutto in quest’ultima settimana. La notte appena trascorsa è stata d’intensa attività sul vulcano, in cui vi sono state fasi alterni d’attività stromboliana, fontana di lava ed esplosioni. L’emissione di cenere, pur cambiando spesso direzione, è stata trasportata dal vento in molti paesi sino a toccare il mare.
Sarà un’altra settimana di pulizie per gli abitanti alle pendici dell’Etna ma anche per i catanesi che, a esclusione di una singola volta, sono stati risparmiati dalla grande mole di cenere ricaduta su balconi e centri cittadini. L’eruzione attuale è monitorata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio Etneo (Ingv-Oe) di Catania. Questa è la terza fase parossistica dalla notte tra il 18 e il 19 maggio scorso, quando fu registrata la sopranominata “fontana di lava di Franco Battiato”.
La nuova fase è cominciata con un’attività stromboliana (esplosioni ed emissione di brandelli di lava e cenere) dal cratere sudest. Dopo circa due ore l’Etna è passata alla più spettacolare fase “fontana di lava” con lanci di magma incandescente arrivato a 500-600 metri sopra l'orlo del cratere. La colata fuoriuscita lungo il fianco sudest è scesa in zona sommitale in direzione sudovest. Infine è giunta l’emissione di cenere terminata intorno alle ore 00.40.
Agli albori della domenica mattina, intorno alle quattro, l’Etna ha ripreso l’attività stromboliana, durata un’altra ora, per poi continuare con discontinue esplosioni intracrateriche con debole emissioni di cenere. La nuova attività del vulcano è spettacolare ed è possibile vederla anche da lontano, lasciando un po’ di cenere da pulire ma senza intaccare l’operatività dell'aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.