Biancavilla: agevolava la famiglia mafiosa Santapaola- Ercolano nascondendo in casa le armi del clan Toscano-Tomasello-Mazzaglia

I Carabinieri della Stazione di Biancavilla, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catania, hanno arrestato il settantasettenne Alfio Cardillo, del posto. Precedentemente arrestato per ricettazione e detenzione illegale d’armi, l’uomo custodiva in casa propria le armi della famiglia mafiosa.

I reati di ricettazione e detenzione illegali d’armi da guerra risalgono all’ottobre del 2014 e verosimilmente secondo le forze dell’Ordine sono stati due reati commessi al fine di agevolare l’attività del clan mafioso “Toscano-Tomasello-Mazzaglia”, operante in quel territorio.

L’uomo in casa possedeva un piccolo ma letale arsenale, pronto per ogni tipologia di situazione in cui i sicari si sarebbero potuti imbattere: una pistola semiautomatica cal. 9 (rinvenuta nella sua camera da letto), un fucile mitragliatore Kalashnikov AK-47 corredato da 29 cartucce, una mitraglietta Skorpion, due pistole semiautomatiche cal. 9 e 7,65 (nascoste all’interno di un forno a pietra, collocato nel sottotetto della sua abitazione).

Le armi sarebbero riferibili alla predetta consorteria mafiosa, considerata l’articolazione territoriale della famiglia mafiosa “Santapaola-Ercolano” di Catania. L’uomo dovrà espiare la pena di 4 anni, 1 mese e 16 giorni di reclusione. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Bicocca.

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