Belpasso: GdF sequestra 5.300 mq di discarica e 17 strutture abusive tra cui piccola fattoria con oltre 60 animali nel pieno degrado

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania nel corso di un servizio orientato alla tutela ambientale nella provincia etnea, assieme alla Componente Aeronavale del Corpo, hanno sequestrato una discarica, estesa 5.300 metri quadrati, 17 strutture abusive e 60 animali nel Comune di Belpasso.

L’area privata è stata segnalata dall’equipaggio di un elicottero della Sezione Aerea di Manovra della Guardia di Finanza di Catania-Fontanarossa, facendo procedere all’intervento dei Finanzieri della Compagnia di Paternò in collaborazione con la Polizia Locale di Belpasso. Immediatamente gli agenti si sono ritrovati immersi tra numerosi cumuli di rifiuti, taluni pericolosi, posti a contatto diretto col suolo, senza alcun tipo di copertura o messa in sicurezza.

L’intera area privata era in uno stato di forte degrado e con la presenza di molti rifiuti speciali: rottami di autoveicoli, elettrodomestici fuori uso, pneumatici dismessi, parti meccaniche smontate, diversi materiali ferrosi e la presenza di alcune “fumarole” ormai spente. In totale nella proprietà sono state rilevate 17 strutture edilizie precarie e totalmente abusive destinate a diversi usi: abitativo, garage, deposito, stalle e baracche per il ricovero di animali domestici.

I finanzieri hanno rinvenuto oltre 60 animali tra galline, caprini, equini e cani di varie razze senza alcun controllo sanitario, privi di tracciabilità e rintracciabilità. Alla luce dell’enorme degrado e abusivismo dell’intera zona è scattato il sequestro penale dell’intera area, delle strutture abusive edificate e del sequestro cautelativo degli animali.

Il proprietario del terreno agricolo è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria per “attività di gestione di rifiuti non autorizzata” punita dall’art. 256 del Decreto Legislativo n.152/2006 (Testo Unico Ambientale) e per “abuso edilizio” a norma dell’articolo 44 del D. P. R. n. 380/2001. La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha richiesto e ottenuto la convalida del sequestro mentre l’Agenzia Regionale Protezione Ambiente Sicilia eseguirà la campionatura dei materiali rinvenuti e la successiva bonifica del sito sequestrato, il tutto a carico del trasgressore.

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