Il menù tipico dei catanesi a Natale: ecco cosa non può assolutamente mancare
Cos'è Natale a Catania senza le classiche abbuffate della vigilia e del pranzo?
È come pensare ad un re senza corona.
Perché si sa, per il catanese le feste sono sacre e vanno onorate...soprattutto a tavola, dove da il meglio di se.
Ma quali sono le pietanze, tipiche natalizie, che vengono consumate dai catanesi veraci in questi giorni di festa?
Iniziamo questo lunga maratona di cibo partendo dai primi. Seppur Catania è la patria natia della pasta alla Norma, creata in onore di una delle opere più famose del suo cittadino più illustre, ossia Vincenzo Bellini, il catanese doc nei giorni di festa preferiste gustare un bel piatto di lasagne o di cannelloni. Non vengono disdegnati nemmeno i tortellini al ragù o la pasta al salmone, oppure con il più tradizionale pistacchio.
Padrona di tutte le tavole è sicuramente lei, l’immancabile scacciata che con il suo ripieno che varia da tuma e alici, spinaci e prosciutto, caliceddi e salsiccia, patate e pepato, “bastaddi affucati” (broccoli affocati per i meno autoctoni) ed altro ancora, soddisfa tutti i palati, compresi i più sopraffini.
Segue il baccala infarinato, fritto e accompagnato, talvolta, da cipolla caramellata e olive nere, oppure affiancato dalla classica caponata, ovviamente nella classica versione catanese che prevede oltre le melanzane, patate, peperoni, cipolle, pinoli e olive verdi.
Per chi non gradisce il pesce c’è il falsomagro, ossia un grosso rotolone di carne realizzato col tritato o con una fetta di vitello, variamente ripieno: il più classico uovo, prosciutto, formaggio e prezzemolo, prevede una versione in bianco, accompagnato da piselli; e una in rosso cosparsa di sugo.
E arriviamo al dolce con l’immancabile torrone o minnulata; u cucciddatu (buccellato) con il suo inconfondibile ripieno di fichi secchi, marmellata e frutta candida; le scorze candide d’arancia, semplici o ricoperte di cioccolato; oltre al classico panettone o pandoro (per chi detesta i canditi).
Infine, sulla tavola dei catanesi non può mancare la calia e simenza, ovvero la frutta secca che viene consumata in attesa dei pasti o durante le classiche giocate a carte.
E allora che dire: più che buone feste...buona abbuffata!