Evasione fiscale a Catania: coinvolto un noto studio di consulenza amministrativa
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno fermato Isidoro Torrisi, Alessandro Torrisi e Simona Natala Marchese, considerati colpevoli di aver commesso il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
L'esecuzione all’ordinanza emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania ha permesso agli uomini della GF di procedere al sequestro di 6 appartamenti, tutti situati in città, quale profitto del reato contestato.
Gli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania e della Guardia di Finanza hanno scoperto un ingente debito tributario di 19 milioni di euro, comprensivo di maggiori imposte dovute, sanzioni e interessi accumulato dai soci del noto "Studio Torrisi s.n.c.", attivo nel settore della consulenza amministrativa e contabile alle imprese.
Dalle indagini e dalle verifiche approfondite dai militari è scaturito che, dopo la morte del socio Paolo Torrisi, avvenuta nel 2004, la coniuge Natala Marchese e i figli Alessandro e Isidoro Torrisi hanno rilevato un vasto patrimonio immobiliare, costituito da 6 appartamenti in città e hanno evaso il fisco, rendendo pubblico un testamento olografo nel quale il defunto devolveva l'intero patrimonio ai nipoti, spingendo moglie e figli a rinunciare.
Un documento falso questo che è stato presentato ad un anno dal decesso dell'uomo e che ha indotto il GIP presso il Tribunale di Catania a disporre il sequestro dei beni e il pagamento delle quote dovute al Fisco.