Buco in bilancio al Comune di Catania: richiesto rinvio a giudizio
Sono 29 le persone per le quali la Procura di Catania, rappresentata dal sostituto Fabio Regolo, ha chiesto il rinvio a giudizio in merito all’inchiesta sul buco di bilancio al Comune etneo, che oggi si trova in dissesto finanziario.
Il processo in questione, è stato richiesto per l’ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, per la sua giunta in carica dal 2013 al 2018, e per il collegio dei conti di quel periodo.
I fatti contestati dalla Procura sono di falso ideologico: nello specifico gli imputati vengono accusati di avere "falsamente attestato la veridicità delle previsioni di entrata" anche se "consapevoli della loro sovrastima" e per avere "dolosamente omesso l'iscrizione nell'atto contabile di somme sufficienti a finanziare gli ingenti debiti fuori bilancio".
Queste sono le stesse motivazioni per le quali la sezione giurisdizionale della Corte dei conti della Sicilia ha condannato Enzo Bianco al risarcimento del Comune per 48 mila euro e disposto l'interdittiva legale per 10 anni. Condanne diverse per gli assessori ai quali è stato un richiesto un risarcimento che varia dai 51 ai 14 mila euro, mentre per i revisori dei conti sono stati richiesti 5 anni di interdittiva legale.
Alla richiesta dell'accusa si sono associate le parti civili: il Comune di Catania, la Cgil e l'Ugl. L’udienza è stata aggiornata a 19 gennaio 2021.
Le inchieste sono state sono frutto delle indagini del nucleo di Polizia economica finanziaria della guardia di finanza di Catania. Quella penale è coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall'aggiunto Agata Santonocito e dai sostituti Fabio Regolo e Fabio Saponara.